di Fabio Galvano
È l’anno del giaguaro. The year of the cat, dicono gli inglesi, dando per scontato che quel cat, quel gatto, nel mondo dell’automobile non possa essere che un big cat, un grande gatto, insomma una Jaguar. La gloriosa casa inglese compie ottant’anni e, anziché invecchiare, ringiovanisce. Sotto la spinta di Ian Callum, che negli ultimi anni ha cambiato il volto di un marchio che pareva destinato a giocarsi – nel bene ma ormai anche nel male – l’eredità di icone come la Mark 2 o la E-Type. Ci voleva coraggio e la svolta – otto anni fa con la XF
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